Tutte le novità ed agevolazioni del 2022

Con la nuova legge di Bilancio 2022 è stato attuato un processo di proroga e rimodulazione di diverse agevolazioni rivolte a piccole e medie in termini di crediti d’imposta, investimenti 4.0 e micro credito. Di seguito si presentano le principali opportunità legate al mondo della finanza agevolata.

Bonus investimenti 4.0

Con la nuova legge di bilancio viene prorogato e rimodulato il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0. 

Qual è l’obbiettivo della misura?

La misura ha l’obiettivo di   supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

A cosa viene applicato il credito d’imposta?

  1. Investimenti in beni materiali strumentali 4.0 secondo i criteri individuati nell’allegato A della legge n.232/2016. Tali beni devono necessariamente rientrare in una delle tre macro categorie di seguito indicata: 1) beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestiti tramite opportuni sensori e azionamenti; 2) sistemi per l’assicurazione della qualità; 3) dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0
  2. Investimenti in beni immateriali strumentali 4.0 secondo i criteri individuali nell’allegato B della legge 232/2016. Tali beni consistono in software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni connessi a investimenti in beni materiali legati all’industria 4.0.

A quanto ammonta il credito d’imposta?

Per gli investimenti in beni materiali strumentali (Allegato A) effettuati dalle imprese a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:

-20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

-10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;

-5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili (20 milioni di euro);

Per gli investimenti in beni immateriali strumentali 4.0 (Allegato B):

– fino al 31 dicembre 2023 (ovvero entro il 30 giugno 2024 a condizione che entro il 31 dicembre 2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;

– dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024 (ovvero entro il termine del 30 giugno 2025 a condizione che entro il 31 dicembre 2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;

– per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025 (ovvero entro il termine del 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10%, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Credito d’imposta per attività di R&S, innovazione e design

Con la nuova legge di bilancio viene prorogato e modificato anche il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transazione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0. Il credito d’imposta viene applicato secondo i seguenti criteri:

– per la ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale viene esteso fino alla fine del 2031, ma dal 2023 sarà riconosciuto nella misura del 10%, con massimale a 5 milioni di euro

– per le attività di innovazione tecnologica e il credito d’imposta per design e ideazione estetica, sarà riconosciuto nella misura del 10% (nel limite massimo di 2 milioni) fino al 2023, mentre nel 2024 e 2025 scenderà al 5% (sempre nel limite massimo di 2 milioni);

– per innovazione digitale 4.0 e transizione ecologica, sarà pari al 15% fino al 2022 (con un limite massimo di 2 milioni), 10% (con un limite massimo di 4 milioni) nel 2023 e al 5% (con un limite massimo annuale di 4 milioni) nel 2024 e 2025.

Microcredito

Con la nuova legge di bilancio la disciplina del micro credito viene confermata ed inoltre viene elevato l’importo massimo richiedibile, di seguito le novità della misura:

-L’importo massimo di credito richiedibile per operazioni di lavoro autonomo e microimprenditorialità viene elevato da 40.000,00 euro a 75.000,00 euro 

– Elevato l’importo massimo concedibile a società a responsabilità limitata a 100.000,00 euro senza l’obbligo di assistenza di garanzie reali.

– la durata dei finanziamenti è definita nel limite massimo di 15 anni e nella concessione del microcredito sono escluse le limitazioni riguardanti i ricavi, il livello di indebitamento e l’attivo patrimoniale dei soggetti finanziati

Misure per l’agricoltura: ISMEA più impresa

ISMEA più impresa: la misura finanzia progetti di sviluppo e consolidamento nei settori della produzione agricola, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo. Con la nuova legge di bilancio la misura, che inizialmente era prevista solo per i giovani imprenditori tra i 18 e i 40 anni si amplia comprendendo anche le donne di tutte le età. Post modifica, quindi, l’accesso è consentito alle imprese amministrate e condotte da un giovane imprenditore agricolo di età compresa tra 18 e 40 anni o da una donna ovvero, nel caso di società, composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da giovani di età compresa tra 18 e 40 anni o da donne.

 Resto al sud

Una novità fondamentale dalla misura Resto al Sud, anche se la modifica risale a Novembre dell’anno appena trascorso, non può essere non nominata come una delle novità di finanza agevolata più importanti del 2022. Infatti la misura per la prima volta viene estesa anche alle attività commerciali ampliando in maniera sostanziale la platea di potenziali beneficiari. Permangono invariate invece le quote delle agevolazioni, i requisiti oggettivi e soggettivi dei proponenti che hanno da sempre caratterizzato la misura.

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